Regole di calcolo della tariffa, con indicazione in forma fruibile per gli utenti, anche attraverso esempi, delle variabili su cui si basa il calcolo della quota fissa e della quota variabile, delle riduzioni applicabili agli utenti domestici e non domestici, dei meccanismi di conguaglio, delle imposte applicabili.
UTENZA DOMESTICA
PARTE FISSA (Quf*mq*Ka)
PARTE VARIABILE ( Quv*kb*cu)
UTENZA NON DOMESTICA
PARTE FISSA (Qapf*mq*Kc)
PARTE VARIABILE (Cu*mq*Kd)
Quf = quota fissa unitaria per unita di superficie, data dal rapporto tra il totale dei costi fissi attribuiti
alle utenze domestiche e la superficie totale delle abitazioni occupate, opportunamente corretta
per tener conto del coefficiente Ka(n)
Ka(n) = coefficiente di adattamento, che tiene conto del numero di persone che compongono il nucleo
familiare, i cui valori sono fissati nelle tabelle 1a e 1b del metodo
Quv = quota variabile unitaria di produzione rifiuti, determinata dal rapporto tra il totale dei costi
variabili o “divisibili” attribuibili alle utenze domestiche e il numero totale delle stesse,
opportunamente corretto per tener conto del coefficiente Kb(n)
Kb(n) = coefficiente proporzionale di produttività, che tiene conto del numero di persone che
compongono il nucleo familiare, i cui valori devono essere individuati all’interno dei limiti
predeterminati nella tabella 2 del metodo
Cu = costo unitario, dato dal rapporto tra i costi variabili attribuibili alle utenze domestiche e la
quantità totale di rifiuti dalle medesime prodotti
Qapf = quota fissa unitaria per unita di superficie, determinata dal rapporto tra il totale dei costi fissi o
“indivisibili” attribuibili alle utenze non domestiche e la superficie totale occupata,
opportunamente corretta per tener conto del coefficiente Kc(n)
Kc(ap) = coefficiente potenziale di produzione, che tiene conto della quantità potenziale di produzione di
rifiuto connesso alla specifica tipologia di attività, i cui valori sono individuati dai comuni tra i
minimi e i massimi indicati dal metodo
Cu = Costo unitario, espresso in €/Kg. E’ pari al rapporto tra i costi variabili attribuibili alle utenze
non domestiche e la quantità totale di rifiuti prodotti dalle utenze non domestiche
Kd(ap) = coefficiente potenziale di produzione kg/m2 che tiene conto della quantità di rifiuto minima e
massima connessa alla tipologia di attività
Per le riduzioni e' necessario consultare l'apposito Regolamento nella sezione dedicata